Transalpine traffic report for 2019 released 03/08/20

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Source: https://intermodale24-rail.net/logistica/logistica_brevi.html#0200803

 

La Commissione Europea e l'UFT Svizzero hanno pubblicato i valori relativi al 2019 dei flussi di traffico merci transalpino: totale stabile, ma cresce la strada e cala la ferrovia

 

L'aggiornamento dei dati realtivi al 2019 dei flussi di traffico merci transalpino è appena stato pubblicato dlla CE e da UFT Svizzero, come mi segnala il collega Giancarlo Bertalero, consulente per l'Italia dell'Alpine Traffic Observatory per conto della Società TRT.

 

Rispetto al 2018 il volume di traffico complessivo è rimasto esattamente uguale, a 223,5 milioni di tonnellate di merce.

Tuttavia la maggior parte della crescita sull'anno precedente è sostenuta dal trasporto stradale (+1,3% in ton trasportate, molto meno rispetto al +4,7% del 2018 su 2017), mentre quello ferroviario ha registrato un calo sensibile del -2,8% (contro il +0,6% del 2018 su 2017).

Quindi da un lato il trasporto stradale ha segnato un nuovo record a 155,7 milioni di ton (153,7 nel 2018), mentre dall'altro lato la quota modale della ferrovia si è ulteriormente ridotta al 30,4% (era 31,2% nel 2018, 32,1% nel 2017).

Ancora a proposito delle quote modali, in Austria s è avuto il valore più basso di sempre (27,0% dal 27,8% del 2018), in Francia è salito leggermente (7,8% contro il 7,4%) mentre in Svizzera è rimasto costante al 70,5%.

In termini di volume trasportato su ferrovia, la Svizzera ha perso il -4,8% , l'Austria ha perso il -2,3%, mentre per la Francia si è registrato un aumento del +6,9%.

Per quel che riguarda la Framcia, vale la pena sottolineare che i valori di partenza sono molto bassi, e quindi anche una modesta variazio e produce una differenza percentuale ampia.

Il numero di veicoli pesanti che ha attraversato le Alpi su strada ha raggiunto un nuovo record a 11,5 milioni, +1,2% sul 2018 (anche se molto meno rispetto al +4,4% del 2018 sul 2017). Il numero è diminuito per i transiti attraverso la Svizzera (-4,6%, circa 900.000 veicoli transitati), è aumentato per la Francia (+2,0%, oltre 3 milioni di transiti) e del +1,6% per l'Austria (oltre 7,5 milioni). Sul solo asse del Brennero sono transitati un terzo di tutti i veicoli pesanti attravrsanti l'Austria (oltre 2,5 milioni).

L'Austria si conferma sempre più come il passaggio transalpino più utilizzato: la sua quota sul totale ha raggiunto il 62,6%, mentre le quote di Francia e Svizzera sono rispettivamente al 20,7 (dal 20,3%) e al 16,9% (dal 17,7%):

Si conferma anche quest'anno che il traffico attraverso il confine francese è in costante aumento ormai da anni e non cala come invece vorrebbero far credere gli oppositori del progetto NLTL, e resta superiore a quello che attraversa la Svizzera (46,36 Milioni di ton contro 37,79 Milioni di ton) aumentando anzi il divario.

Resta molto preoccupante la tendenza negativa dello share modale della ferrovia nonostante la generale crescita, anche se moderata, della domanda.

La Svizzera, dove invece il volume totale di transiti è diminuito, lo share modale è rimasto costante, sempre su livelli moto alti.

Per la Francia, l'aumento è stato influenzato sicuramente dal nuovo collegamento Torino-Calais, avviato a fine 2018, che nel 2019 ha circolato quasi sempre con 6 coppie alla settimana, a dimostrazione del fatto che sull'asse del Moncenisio l'offerta può stimolare la domanda, e che l'impossibilità di aumentare i treni circolanti sulla linea storica (oltre ai costi maggiorni dovuti all'inefficienza del tracciato) è un ostacolo fortissimo alla crescita del trasporto su ferro. Infatti proprio il Torino-Calais, sospeso da febbraio per la crisi Covid-19, è a rischio di soppressione a causa della redditività troppo bassa.

Sarà interessante l'edizione dell'anno prossimo del Survey, che registrerà gli effetti delle perturbazioni legate al Covid-19 che ha avuto impatti diversi su strada e su ferrovia e sui vari assi di attraversamento..

Il documento completo può essere scaricato in pdf a questo link >>>

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